venerdì, maggio 07, 2010

giovedì, marzo 29, 2007

PREPARO LE VALIGIE


E' passato un pò di tempo da quando - l'11 febbraio - scrissi "Tra poco ... Novità!", ed è passato ancora più tempo dal 18 gennaio, quando il post annunciava che era ora di partire. L'importante è che OGGI sto iniziando a preparare le valigie. Per adesso lascierò da parte alcuni fondamentali ultimi eventi accaduti nel modo di Boroter e mAx, la novità è che sto per lasciare quel mondo!

Giusto stasera ho saputo che - eureka - potrò tornare a lavorare nella mia città natale, andrò ad occuparmi - la faccio breve - di dogana e merci in arrivo. In un certo senso ritornare (nel settore marittimo) coincide con progredire professionalmente ed umanamente, riscoprendo ritmi di vita da tempo perduti.

Ringrazio agli amici che mi hanno aiutato - moralmente e "operativamente", la Società che ha deciso di scegliermi, e - last but not least - me stesso che ho pazientato ed ho trovato il modo di cambiare senza forzare, senza spingere, senza sgomitare.

Alla fine ho ottenuto ciò che volevo. Mi piace pensare che tutti i soggetti coinvolti - in un modo o nell'altro - abbiano ottenuto un risultato soddisfacente.

Vado ... ora devo preparare le valigie e rassegnare le dimissioni.

domenica, febbraio 11, 2007

Tra poco ... Novità!

Tra poco, pochissimo, ancora meno, sento che mi verrà voglia di cyberdistribuire alcune cosette delle ultime settimane!

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giovedì, gennaio 18, 2007

E' ora di partire

Ancora non ci siamo. Ancora un volta ho colto l'occasione per sottolineare l'ampiezza dei miei compiti in azienda, ancora una volta Boroter sceglie - purtroppo - una posizione incomprensibile dal punto di vista della umana comunicazione. Non sa comunicare, non vuole comunicare, non può comunicare, per paura di perdere cosa? Se qualcosa doveva abbandonarlo, lo ha già fatto. A me non resta che lasciare al più presto il mio lavoro a qualcun'altro. A Boroter non resta che partire per i Caraibi. Biglietto di sola andata.

Bon Voyage
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giovedì, gennaio 11, 2007

C'é modo e modo

Di una cosa non posso lamentarmi, le iniziative di Boroter & Co. forniscono sempre del buon materiale fresco! Eh si, oltre a Boroter c'è anche un "& Co." che per comodità chiamerò mAx. Come per tutto, ci sono modi diversi per affrontare persone e situazioni. Il nostro mAx é convinto che il mondo intorno a lui sia abitato da "scazzacani" (scalzacani n.d.r.), quindi non sono persone "vere", é inutile dialogare, conoscere, comprendere, spiegare, insegnare e imparare. L'unico modo per interagire con uno scazzacane é ... morderlo.
Anzi lo scazzacane capisce meglio se prima lo mordi e poi ... e poi niente, lo mordi e basta.
Un'altra convinzione del mAx é che esiste un solo tipo di scazzacane - quello peggiore - e che lo scazzacane é il nemico, anche quando lavora per te, sarebbe interesse del buon mAx che lo scazzacane rendesse al meglio, utilizzando - dico per assurdo - strumenti quali la meritocrazia. E invece no. Niente carota, solo bastone.
Ora, onestamente, TU lavoreresti meglio avendo un rapporto amichevole e di rispetto con colleghi e capi, contribuendo a creare un'ambiente di lavoro sereno o, almeno, neutro; oppure renderesti di più se fossi stuzzicato, schernito gratuitamente (ma si fa per scherzare), innervosito, e dovendo lottare con il timer della calderina per non stare al freddo (ma si fa per risparmiare) ed altre cosette del genere?
Non rispondere frettolosamente, prenditi pure un pò di tempo per pensare ...

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giovedì, giugno 29, 2006

Siamo pieni di porte aperte

Questa volta me la sono proprio cercata. Bisogna aver il coraggio di riconoscere quando si commette un'errore, spesso certe affermazioni "gratuite" sono considerate un'offesa. OK, immaginati la scena: sono circa le nove, in ufficio entra un collega e spiega che ha passato la notte in bianco perchè gli é venuta una sorta di reazione allergica che gli ha impedito di dormire. Questo é il motivo del ritardo. Segue gesto osceno (l'esposizione mimata dei gioielli di famiglia) da parte del nostro Boroter (ovviamente il clima é scherzoso), condito con qualche commento triviale (ma sempre molto simpatico, sai tra uomini). Ora ... potevo stare zitto, potevo parlare di calcio, potevo andare al cesso ... invece no. Ho invitato il collega a riflettere: invece di scusarsi per il (giustificato) ritardo, di aver sentito comunque il dovere di raggiungere il suo posto di lavoro, ed essere costretto a sentire le simpatiche e scherzose battute del Boroter, la prossima volta avrebbe fatto meglio a considerare l'ipotesi di prendersi un giorno di mutua! ORRORE! Ma come, non sai che questa parola é tabù? Non si scherza su queste cose, via! Il risentimento é perciò spontaneo: "se non ti piace come vieni trattato, qui siamo pieni di porte aperte, chi vuole può andare!"
Risposta: APPLAUSI PER BORO!!!

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mercoledì, giugno 21, 2006

L'Imprenditoria del Disimpegno

Il nostro Boroter é patrocinatore di una nuova filosofia manageriale: l'Imprenditoria del Disimpegno.
Dicesi impegno: l'impiego di tutte le proprie forze e capacità nel fare qualcosa: studiare, lavorare con impegno. - Garzanti
Dicesi dismpegno: la mancanza o l'abbandono di un preciso impegno politico e sociale, il disimpegno della cultura, degli intellettuali.- Garzanti
Questa é un'arte che o ce l'hai o non ce l'hai, non si può imparare (richiederebbe impegno), é una qualità innata che scopri dentro te piano piano, lasciandola uscire, praticamente non facendo ... niente. Da non confondere il disimpegno con l'ozio. Ozio deriva dal latino "otium", indica un'occupazione principalmente vocata alla speculazione intellettuale, attività di fatto riservata alle classi dominanti, ed è contrapposto al concetto di "negotium", occuparsi, più per necessità che per scelta, dei propri affari. - wikipedia
Il nostro Boroter, in sostanza, non si occupa né dell'ozio né del negozio!

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